martedì 10 settembre 2019

Positivo l'incontro con il Consiglio Regionale. Ora aspettiamo la convocazione.

Com. stampa 10.9.19 - Potenza

G. Fabbris, Terre di Dignità e C. Cicala, presidente
Consiglio Regionale di Basilicata
Dopo una lunga riunione di lavoro del Forum delle Terre di Dignità per confrontare le proposte e decidere le forme organizzate con l'obiettivo di superare tutti i ghetti e garantire una vita degna ai lavoratori impegnati nella campagne di raccolta (extracomunitari e italiani), per le comunità e per le imprese agricole del territorio, una delegazione del forum si è recata attorno alle 15 verso il Palazzo della Giunta di Basilicata a Potenza come previsto dal programma. 

La delegazione era formata dai rappresentanti di diverse associazioni sia di carattere regionale che nazionale impegnate sul piano sindacale, sociale e culturale nella difesa dei diritti e da una nutrita
rappresentanza di componenti il Comitato Braccianti della Felandina (il comitato braccianti si è costituito fra i braccianti insediati nel ghetto della Felandina prima dello sgombero).

sabato 7 settembre 2019

Serve un forte segnale al popolo dei ghetti La riflessione di Fabbris sul Quotidiano di Basilicata

Ringraziamo il Quotidiano di Basilicata per aver ospitato sul numero di oggi una riflessione di Gianni Fabbris (componente del Forum delle Terre di Dignità) che spiega, in particolare, il senso della lettera inviata al Presidente della Regione Basilicata Dott. Vito Bardi con la richiesta di incontro in occasione della Conferenza stampa che viene indetta per martedi 10 settembre di fronte all'ingresso della Giunta Regionale a Potenza. Questa l'immagine della prima pagina del Quotidiano di oggi e, di seguito, l'articolo con la riflessione di Fabbris.

venerdì 6 settembre 2019

Ex Felandina: centinaia di lavoratori dormono nei campi. Terre di dignità scrive a Bardi.


FORUM DELLE TERRE DI DIGNITÀ
www.terredidignita.blogspot.it
(adesioni: terredidignita@gmail.com)

06.09.19 com. stampa
EX FELANDINA: centinaia di lavoratori dormono nei campi
Terre di dignità scrive al Presidente Bardi annunciando un presidio a Potenza  per il 10 e chiedendo un incontro urgente

"lo avevamo detto già il giorno prima dello sgombero" ha dichiarato Gianni Fabbris a nome del Forum delle Terre di Dignità "lo sgombero senza un'alternativa sarà il fallimento delle istituzioni e dovrà essere la società civile a dare dimostrazione della storia della cività lucana facendosi carico dei problemi che ne conseguiranno".

giovedì 29 agosto 2019

Nadia Kibout, la sua solidarietà ai migranti le costa cara.

Nadia Kibout, regista, attrice di origini franco-algerine ha deciso, da diversi anni, di stabilirsi a Bernalda (MT) dove l'ha 'portata il cuore'.
Nelle ore immediatamente successive l'incendio del 07 agosto, che è costata la vita a Petty Stone una giovane donna nigeriana di 28 anni, Nadia si è sempre recata alla Felandina per dare assistenza e conforto agli uomini e alle donne che vi vivevano.
L'abbiamo incrociata Nadia nei nostri mille giri di campo, e nelle serate di assemblea quando fino a tarda ora lei ci aiutava con le sue traduzioni, con appunti di date, nominativi per i tanti a cui l'incendio aveva distrutto l'identità ossia la cosa a loro più cara, i permessi di soggiorno.
Ci è sembrato scontato quindi, quando abbiamo formalmente costituito e sottoscritto il documento di Terre di Dignità che ci tiene insieme di chiederle di aderire.
Terre di Dignità le è vicina in queste ore bruttissime per gli insulti che ha ricevuto mentre realizzava una diretta dello sgombero.

Sgombero Felandina: fallimento delle Istituzioni

Foto di M. Ragozzino
Dopo il rogo solo tanta disperazione per i 170 superstiti che non sono in condizioni di lasciare il nostro territorio perchè ancora ci lavorano, perchè non hanno ancora percepito lo stipendio e per mille valide ragioni per cui restare nel Metapontino, nonostante tutte le avversità, rimane ancora l'unica alternativa valida.
Fin dalle prime luci dell'alba lo sgombero tanto temuto è stato messo in pratica. Uno sgombero non in sicurezza visibile a tutti nei diversi servizi stampa che sono andati in onda nelle ore successive; diversi gli agenti della Polstrada che con la paletta fermavano tir e auto in transito, per favorire l’esodo verso una vicina stazione di servizio, dove alcuni di loro si ammassavano rimanendo lì fino a tarda sera.
Materasso in spalla e una cassa di acqua minerale come unica cosa da salvare mentre chi, partito alle 3 del mattino per raggiungere il proprio posto di lavoro si troverà a farne i conti solo in tarda serata, al ritorno da una pesante giornata di lavoro, sotto un sole cocente ad alte temperature, senza un tetto e un letto dove riposare.

martedì 27 agosto 2019

Braccianti in marcia per chiedere dignità e diritti.

E' stata una lunga giornata oggi, 27 agosto 2019, per molti dei braccianti de la Felandina.
In diversi si sono svegliati alle prime luci dell'alba per scongiurare che altri compagni, nonostante l'appello dei giorni scorsi, andassero a lavorare.
Alcuni le hanno anche prese come Salif che dice di essersi alzato alle 3 del mattino e di aver fermato una squadra pronta a partire.
4 i pulman che in due viaggi hanno scortato i ragazzi a Serramarina, luogo della manifestazione intorno alle 10:30, seguiti da un lungo corteo di macchine in cui, referenti di associazioni, rappresentanti istituzionali e cittadini si sono uniti al corteo.

Stanno per sgomberare la Felandina. Ora tocca a noi mostrare il volto della civiltà lucana

(ore 20 del 27 agosto 2019) - Questa la dichiarazione di Gianni Fabbris (Presidente nazionale di Altragricoltura, Presidente regionale Basilicata della Confederazione LiberiAgricoltori e componente del Forum delle Terre di Dignità) sull'imminente sgombero della Felandina:

Nonostante che nelle settimane scorse più voci dal territorio si siano espresse a favore di una evacuazione concordata del Ghetto della Felandina e nonostante le molte ragioni che abbiamo avanzato con proposte sensate e ragionevoli richiamando l'interesse degli agricoltori, dei braccianti e delle comunità rurali del Metapontino, stanno per realizzare lo sgombero dei braccianti senza che sia stato approntato e concordato un piano di evacuazione efficace e giusto.